La Fontana della Borgata di Ca’ Pallai è un punto di ristoro con acqua pura e incontaminata disponibile tutto l’anno, ma è anche un luogo di sosta e riflessione per i pellegrini. Situata all’inizio del tratto di Via Romea che conduce a Casa Cecchino e prosegue verso la Toscana, la fontana rappresenta un connubio tra arte, natura e spiritualità.
Un’Idea Nata dalla Montagna
Nel 2014, il Gruppo Volontariato Croce Arcana ha avviato un progetto volto a valorizzare le borgate locali, destinando risorse a interventi specifici per abbellirle e renderle più attrattive, in particolare durante la manifestazione “Le Borgate Ospitali”. In questo contesto, nel 2019, è nata l’idea di realizzare una fontana a Ca’ Pallai. L’intuizione fu del signor “Paglietta”, esperto manovratore di gru, che propose di utilizzare massi provenienti dalla montagna limitrofa, forandoli e scolpendoli per creare una fontana unica, anziché installarne una prefabbricata.
L’Arte di Gionata Orsini
L’opera fu affidata allo scultore di Fanano Gionata Orsini, che trasformò i massi in una fontana artistica. Orsini scolpì anche le panchine laterali e arricchì la fontana con un labirinto inciso nella pietra, simbolo del viaggio interiore del pellegrino: la possibilità di perdersi per poi ritrovarsi. Durante una delle edizioni delle “Borgate Ospitali”, Orsini realizzò anche una scultura raffigurante un pellegrino e una conchiglia, simbolo del pellegrinaggio e la sommità di una sedia in vimini incastonata in un'altra roccia sempre lungo la Via Romea a pochi metri dalla Maestà di Ca’ Pallai.
L’Acqua della Fontana del Pellegrino
Per alimentare la fontana, fu estesa la rete idrica per raggiungere lo spiazzo messo a disposizione dalla Baronessa Gabriella Pagnini, che con generosità ne concesse l’uso a beneficio della comunità e dei viandanti. L'area venne piantumata con ciliegie selvatici dal Consolato Estense di Flandrensis, contribuendo alla stabilizzazione del terreno e offrendo frutti e ombra ai passanti.